LAVORATORI AGRICOLI ZERO SOSTEGNI, ZERO DIRITTI
Anche nel Decreto Sostegni, per l’ennesima volta, gli stagionali dell’agricoltura sono stati esclusida ogni tipo di ristoro.
Le lavoratrici e i lavoratori agricoli, quelli che lavorano negli agriturismi e nel settore del florovivaismo
sono stati nuovamente discriminati.
I lavoratori di questi settori nel 2020 hanno perso milioni di giornate di lavoro.
L’emergenza sanitaria, ancora in corso, ha fatto precipitare la maggior parte dei lavoratori coinvolti e
le loro famiglie in una situazione di totale povertà.
PER QUESTO SAREMO DAVANTI AL PALAZZO DELLA PREFETTURA DI UDINE Via Piave 16,
SABATO 10 APRILE dalle ore 10.30 alle ore 11.30
Per rivendicare:
• la garanzia per l’anno 2020, ai fini della tutela assistenziale e previdenziale, delle stesse giornate di lavoro svolte nel 2019;
• il bonus per gli stagionali dell’agricoltura e la sua compatibilità con il reddito di emergenza;
• l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi;
• tutele ai lavoratori agricoli nelle zone colpite da calamità naturali, eventi distruttivi, parassiti
quali Xylella e cimice asiatica;
• riconoscimento di una Cassa Integrazione stabile anche per i pescatori vista la forte riduzione
dell’attività di pesca.
Oltre a questi punti, per noi essenziali, nelle mobilitazioni presenteremo anche:
• la richiesta di riconoscere la “clausola sulla condizionalità sociale” nella Politica agricola comune
(PAC), per fare in modo che i contributi europei vadano solo a chi rispetta i contratti di lavoro e le leggi sociali;
• la contrarietà al tentativo di semplificare ancora di più l’uso dei voucher in agricoltura, con
gravi ricadute sulle tutele e i diritti dei lavoratori;
– l’esigenza di rinnovare rapidamente i contratti provinciali, visto che le trattative sono bloccate
in quasi tutti i territori.
Le lavoratrici e i lavoratori agricoli
scendono in piazza per far sentire
LA LORO VOCE