La Cisl contro i voucher «Così si perdono tutele»
La Fai Cisl dice no ai voucher in agricoltura. «Non siamo davanti alla panacea per l’occupazione – ha tuonato la numero uno regionale, Claudia Sacilotto –. Quel passaggio del Decreto dignità è per noi sbagliato oltre che fuorviante». Per la Fai Cisl la reintroduzione dei voucher equivale «all’eliminazione di tutele per migliaia di lavoratori occupati in agricoltura con contratti a termine», ha aggiunto Sacilotto. Infatti sono ben 14.564, secondo i dati dell’Inps, gli occupati in agricoltura della nostra regione assunti nel 2017 con contratto a tempo determinato o più comunemente definito “avventiziato agricolo”. Nel 2016 invece gli occupati erano 12.298. «Merita
rammentare – sono ancora le parole della segretaria regionale della Fai Cisl – che il contratto a termine agricolo non ha mai avuto vincoli rispetto al numero massimo di contratti a cui il lavoratore può essere soggetto, tanto che ci sono lavoratori che hanno iniziato e ultimato così la loro vita lavorativa, raggiungendo anche la pensione. Non ci sono vincoli di giorni di sospensione da rispettare tra un contratto e l’altro. Il voucher è tutt’altra cosa». Per la Cisl anche i contratti sono in grado di garantire la flessibilità indispensabile al settore agricolo. «Nella nostra regione il 90 per cento dei dipendenti occupati in agricoltura è interessato da questa tipologia di avventiziato», ha concluso Sacilotto.