DECRETO RISTORI, LA FAI CISL SCRIVE AL GOVERNO: “CONFRONTO URGENTE SU MISURE PER I LAVORATORI AGRICOLI”
ROMA, 12 NOVEMBRE 2020 – “Il Decreto Ristori contiene lacune inaccettabili, primo perché esclude i lavoratori agricoli dall’indennità di mille euro, riconosciuta a tante altre categorie, poi perché contempla l’accesso alla cassa integrazione ma non prevede alcuna proroga per la Cisoa, la cassa integrazione salariale operai agricoli.
Inoltre, il trattamento di malattia per Covid-19 viene decurtato dalle giornate di lavoro degli assunti a tempo determinato, che rappresentano il 90% dei lavoratori agricoli: una norma che incide negativamente sul calcolo della disoccupazione agricola, con gravi ricadute su questo ammortizzatore sociale, fondamentale per quasi un milione di lavoratrici e lavoratori del settore. Chiediamo al Governo di approfondire la questione e porre rimedio a queste gravi mancanze, provvedendo, già con i prossimi immediati interventi, a rifinanziare integrazioni al reddito anche per i lavoratori agricoli, visto che certamente non navigano nell’oro e viste le misure adottate a sostegno delle imprese”.
Lo ha detto il Segretario Generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, intervenendo al comitato esecutivo del sindacato agroalimentare, riunitosi oggi in videoconferenza.
“Nella confusione attuale – ha aggiunto il sindacalista – chiediamo risposte chiare a Governo e Inps, anche per evitare che lavoratrici e lavoratori agricoli siano oggetto di attenzione da parte di faccendieri e sciacalli travestiti da rappresentanti dei lavoratori”.
La Fai Cisl ha scritto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alle Ministre Catalfo e Bellanova, chiedendo un confronto sulle misure per i lavoratori agricoli. Nella lettera, la norma sul bonus viene denunciata come “un grave errore che, in discontinuità con quanto messo in campo con precedenti provvedimenti, tramite i quali sono state riconosciute opportune indennità anche ai lavoratori agricoli, discrimina una categoria da sempre in prima linea, anche in piena emergenza, nel garantire la produzione di beni di prima necessità per l’intera comunità nazionale”. “Chiediamo un confronto urgente – conclude il sindacato nella nota – per provvedere a rifinanziare integrazioni al reddito anche per i lavoratori agricoli e a porre rimedio alle gravi lacune segnalate”.