ALLEVATORI, SIGLATO RINNOVO CCNL: +5,5% DI AUMENTO SUL BIENNIO 2023-2024
È stato siglato, nella serata del 14 novembre, tra Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, Confederdia e AIA il rinnovo del CCNL per i dipendenti dalle Organizzazioni degli Allevatori, Consorzi ed Enti Zootecnici. A darne notizia sono i sindacati, che esprimono soddisfazione per il risultato raggiunto, frutto di una importante negoziazione e dello sforzo congiunto dei lavoratori e della delegazione trattante.
L’accordo raggiunto si colloca in una fase di forte difficoltà a causa della pressione inflazionistica sui prezzi in un settore che continua a vivere profonde trasformazioni legate alle normative italiane ed europee. Si è provveduto a rendere più attuale il capitolo relativo alle assunzioni aggiornando la regolazione dei contratti a tempo determinato e quella del lavoro a tempo parziale. Viene istituita, inoltre, la banca ore, mentre viene al contempo rafforzata la contrattazione di secondo livello tramite il coinvolgimento delle strutture nazionali. Per quanto riguarda la parte economica, l’accordo prevede un aumento retributivo sul biennio 2023-2024 del 5.5% e una rivalutazione degli scatti di anzianità complessivamente pari al 3,4%.
“Il rinnovo contrattuale – dichiarano Fai, Flai, Uila e Confederdia – conferma la centralità delle buone relazioni sindacali e rappresenta uno strumento per il consolidamento e il rilancio del settore allevatori anche nel rapporto con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste”.
FAI BELLA L’ITALIA: 5a GIORNATA NAZIONALE FAI CISL PER LA CURA DELL’AMBIENTE
L’iniziativa della Federazione agroalimentare della Cisl, rilancia la salvaguardia dell’ambiente, assieme sostenibilità sociale, ambientale ed economica
In occasione della Giornata Nazionale per la cura e l’ambiente del 5 giugno, si svolgerà la quinta edizione di Fai bella l’Italia, l’iniziativa della Federazione Agroalimentare della FAI CISL che, assieme alla Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche e a Terra Viva (Associazione Piccoli Produttori), rilancia la salvaguardia dell’ambiente, organizzando su tutto il territorio nazionale iniziative rivolte alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico.
“In Friuli Venezia Giulia – racconta Stefano Gobbo, Segretario Regionale della Fai Cisl – l’iniziativa, si svolgerà con il Patrocinio del Comune di Aviano, giovedì 1 giugno presso l’area verde “Centro Sportivo Visinai” per effettuare pulizie, potature, sfalcio e piantumazione di piante. Gesti non solo simbolici di sensibilizzazione, ma anche concreti: la scelta di piantare nuovi alberi, è un importante azione per compensare l’anidride carbonica che immettiamo in atmosfera durante i nostri spostamenti quotidiani.”
Il progetto Fai bella l’Italia oltre a promuove la tutela dell’ambiente, ha l’obiettivo di ricordare a tutti noi che la salvaguardia dell’ambiente dipende dal comportamento quotidiano di ogni singola persona.
Un’iniziativa che rappresenta l’impegno civile che integra il lavoro quotidiano del sindacato al fianco di braccianti, allevatori, forestali ed addetti dei consorzi di bonifica. Tutte categorie protagoniste nella tutela del patrimonio naturale e paesaggistico.
Oggi, più che mai –spiega Andrea Menegoz, Segretario Regionale Aggiunto della Fai Cisl – diventa fondamentale mettere assieme sostenibilità sociale, ambientale ed economica, anche attraverso un rapporto sano e bilanciato tra uomo e territorio; vogliamo sempre più valorizzare il nostro territorio e dare un contributo importante alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente coinvolgendo sindacalisti e lavoratori, studenti e famiglie, per recuperare o valorizzare spazi da restituire alla collettività.
La Fai Cisl rappresenta quei settori legati all’ambiente come l’agricoltura, la bonifica, la forestazione e la pesca, il cui contributo è prezioso grazie al lavoro di chi, quotidianamente, si impegna per la tutela del patrimonio naturale e paesaggistico, per rilanciare in modo intelligente i territori marginalizzati e nel contempo per contrastare lo spopolamento nelle zone oggi più disagiate.

NOVITA’
“BONUS PSICOLOGO STUDENTI FVG” 2023: webinar informativo il 28 febbraio E’ stato confermato per il 2023 il Bonus Psicologo Studenti FVG, il contributo che sostiene le spese di consulenza e supporto psicologico a favore degli studenti della regione per prevenire la dispersione scolastica e garantire il diritto all’istruzione e alla formazione. I requisiti e le modalità di accesso saranno presentati martedì 28 febbraio alle ore 17.00 in un webinar informativo organizzato da ARDiS FVG Agenzia regionale per il diritto allo studio, aperto a tutte le famiglie interessate. La partecipazione è libera, previa iscrizione. |
Contributo FVG per la previdenza complementare Il contributo regionale promuove la cultura della previdenza complementare a favore dei figli minori fino al compimento della maggiore età. Per l’anno 2023 il contributo è pari a 200,00 euro per ogni figlio minore al quale è stata intestata una posizione di previdenza complementare a fronte di versamenti pari ad almeno 300 euro effettuati nel 2022. Domande a partire dal 1 aprile 2023. |
Bonus sociale bollette Il bonus sociale riconosce contributi a sostegno dei costi per l’energia elettrica, il gas e l’acqua. Il contributo per l’energia elettrica e per il gas è destinato a famiglie con un’ISEE inferiore a 15.000 euro, un’ISEE inferiore a 20.000 euro se nel nucleo familiare sono presenti almeno 4 figli, oppure famiglie percettrici di RDC o pensione di cittadinanza. Per il bonus acqua invece l’ISEE deve essere inferiore ai 9.530 euro. Una volta presentate le dichiarazioni e le attestazioni richieste, lo sconto viene riconosciuto in automatico sulla bolletta. |
Libretto famiglia INPS Sono aumentati i limiti economici del Libretto Famiglia. Dal 2023 infatti ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, può erogare compensi di importo complessivamente fino a 10.000 euro. Il Libretto Famiglia è lo strumento attraverso cui possono essere retribuite le seguenti prestazioni di lavoro occasionale: piccoli lavori domestici (inclusi i lavori di giardinaggio, di pulizia o di manutenzione), assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, insegnamento privato e supplementare, attività di steward in impianti sportivi. |
ASSEGNO UNICO UNIVERSALE (AUU)
L’INPS, attraverso la circolare n° 132 del 15 dicembre 2022, ha reso noto che al 1° marzo 2023 coloro che nel corso del periodo gennaio 2022 – febbraio 2023 abbiano presentato una domanda di Assegno Unico e Universale (AUU) per i figli a carico, accolta e in corso di validità, beneficeranno dell’erogazione della prestazione d’ufficio, senza dover presentare una nuova domanda.
Devo rifare l’ISEE? Quali variazioni del nucleo familiare devo comunicare?
Se vuoi, sapere come ti devi comportare senza perdere il beneficio e ottenere l’erogazione completa della prestazione che ti spetta, chiamaci o scrivici e ti invieremo il volantino che ti spiega tutto con chiarezza
Indennità di 150 euro per i lavoratori dipendenti
La circolare Inps n° 127 del 16-11-2022 fornisce istruzioni applicative e contabili sull’indennità una tantum di importo pari a 150 euro (articolo 19 del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144).
L’articolo 18 del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, prevede che venga riconosciuta, per il tramite dei datori di lavoro, nella retribuzione erogata nel mese di novembre 2022, un’indennità una tantum di importo pari a 150 euro “ai lavoratori dipendenti, con esclusione di quelli con rapporto di lavoro domestico, aventi una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre 2022 non eccedente l’importo di 1.538 euro”.
EROGAZIONE BONUS IN AUTOMATICO (senza presentare domanda)
DISOCCUPAZIONE AGRICOLA. La circolare chiarisce i casi in cui il bonus di 150 euro verrà erogato d’ufficio dall’Inps. Il comma 10 dell’articolo 19 in esame prevede il riconoscimento da parte dell’INPS di una indennità una tantum pari a 150 euro in favore di coloro che nel corso del 2022 percepiscono l’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021. Il beneficio in argomento si aggiunge all’indennità una tantum di importo pari a 200 euro (sezione I, punto 2).
Per la fruizione del beneficio non deve essere presentata alcuna domanda, ma lo stesso è erogato d’ufficio dall’Istituto con le medesime modalità di pagamento della prestazione di disoccupazione agricola. Detta indennità una tantum in favore dei percettori di indennità di disoccupazione agricola in competenza 2021 non concorre alla formazione del reddito ai sensi del TUIR e per la stessa non è riconosciuto l’accredito di contribuzione figurativa.
NASPI. Il bonus di 150 euro verrà riconosciuto d’ufficio anche ai soggetti che nel mese di novembre 2022 sono titolari delle prestazioni di disoccupazione NASpI, nonché dei titolari di trattamenti di mobilità in deroga o di indennità pari alla mobilità. Si precisa che l’indennità una tantum in argomento non è, invece, riconosciuta ai percettori della NASpI che hanno fruito della stessa in forma anticipata e il cui periodo teorico ricomprenda il mese di novembre 2022.
Per la fruizione del beneficio non deve essere presentata alcuna domanda, ma lo stesso è erogato d’ufficio dall’Istituto con le medesime modalità di pagamento della prestazione di disoccupazione.
CHI DEVE PRESENTARE LA DOMANDA
Per i lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti l’indennità una tantum viene erogata a domanda dall’INPS (sezione II, punto 2). L’articolo 19, comma 13, del decreto-legge n. 144/2022, prevede il riconoscimento di un’indennità una tantum di importo pari a 150 euro a favore dei lavoratori dipendenti stagionali, a tempo determinato e intermittenti. In tale platea di lavoratori sono ricompresi anche i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo.
Ai fini dell’accesso all’indennità una tantum, i richiamati lavoratori devono avere svolto, nell’anno 2021, almeno 50 giornate di lavoro effettivo nell’ambito di uno o più rapporti di lavoro di tipo stagionale e/o a tempo determinato e/o di tipo intermittente. Pertanto, il requisito si intende soddisfatto qualora il lavoratore abbia cumulato almeno 50 giornate di lavoro in uno o più delle tipologie di rapporti di lavoro di cui sopra.
Per il riconoscimento dell’indennità in esame la norma prevede che le richiamate categorie di lavoratori devono fare valere, per l’anno 2021, un reddito derivante dai suddetti rapporti di lavoro non superiore a 20.000 euro. L’indennità una tantum è erogata a domanda dall’INPS e non concorre alla formazione del reddito ai sensi del TUIR. Per il periodo di fruizione dell’indennità in questione non è riconosciuto l’accredito di alcuna contribuzione figurativa.
A tale proposito, si rileva che quanto previsto dal menzionato articolo 19, comma 13, relativamente al pagamento diretto da parte dell’INPS su presentazione di apposita domanda, non riguarda la generalità dei lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti, bensì solo coloro i quali abbiano avuto nel 2021 i requisiti sopra illustrati e recati dal comma 13.
PAGAMENTO IN BUSTA PAGA
Conseguentemente, con la retribuzione di novembre 2022, i datori di lavoro devono, in automatico, pagare l’indennità anche ai lavoratori stagionali, a tempo determinato (esclusi gli operai agricoli) e intermittenti, indipendentemente dalla verifica e dalla sussistenza dei requisiti.
Il pagamento da parte dell’INPS, infatti, sarà residuale, a domanda, secondo i requisiti già indicati e specificati dalla norma, laddove tali lavoratori non abbiano già percepito, dal datore di lavoro, l’indennità nel mese di novembre 2022, ove spettante.
La domanda all’INPS si invia esclusivamente in via telematica, fino al 31 gennaio 2023.
CALENDARIO PAGAMENTI
Il calendario di alcuni pagamenti del bonus 150 euro è il seguente:
- Per i titolari nel mese di novembre 2022 delle prestazioni NASpI, DIS-COLL, mobilità in deroga e trattamenti di importo pari alla mobilità, per la platea dei beneficiari di disoccupazione agricola 2021 il pagamento avverrà nel mese di febbraio 2023, successivamente all’invio, da parte dei datori di lavoro, delle denunce UniEmens relative alle retribuzioni di novembre 2022.
- Per le categorie dei lavoratori per le quali è prevista la presentazione della domanda il pagamento avverrà nel mese di febbraio 2023.
GOVERNO, ROTA (FAI-CISL): AUGURI DI BUON LAVORO AI NUOVI MINISTRI, IN PARTICOLARE CALDERONE E LOLLOBRIGIDA CON I QUALI AUSPICHIAMO UN CONFRONTO IMPORTANTE SUI DOSSIER PIÙ URGENTI DEL LAVORO AGRICOLO E AMBIENTALE
La federazione agroalimentare cislina chiede ai nuovi ministri e al governo di sostenere la petizione “Mai più ghetti”
Roma, 22 ottobre 2022 – “Auguri di buon lavoro ai parlamentari e al nuovo Governo, in particolare ai nuovi ministri dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, del Lavoro, Marina Calderone, e dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin, con i quali auspichiamo di poter affrontare presto insieme i dossier più urgenti del lavoro agricolo e nei comparti ambientali”. Lo scrive sulla pagina Facebook della Fai Cisl il Segretario Generale Onofrio Rota a seguito del giuramento al Quirinale da parte dei neoministri del Governo Meloni.
“Un ringraziamento doveroso a Stefano Patuanelli – aggiunge Rota – per il lavoro svolto in questi anni senza trascurare il confronto con i sindacati di categoria e ottenendo per questo anche diverse conquiste per le lavoratrici e i lavoratori, come la condizionalità sociale nella nuova Pac o le diverse indennità ottenute per contrastare le conseguenze della pandemia. Ora con il nuovo esecutivo dobbiamo affrontare insieme tante sfide legate soprattutto alla crisi internazionale ed energetica, che sta colpendo i lavoratori e le loro famiglie e tante imprese agroalimentari, ma anche per mettere fine agli incidenti sul lavoro, al caporalato e alla politica dei ghetti, divenuti per paradosso una sorta di centri per l’impiego per reclutare manodopera, naturalmente nella piena illegalità e negazione della dignità umana: su questo aspetto – conclude il sindacalista – chiediamo fin da subito ai nuovi ministri di sottoscrivere la nostra petizione on line ‘Mai più ghetti’ e consentire alla relativa mozione parlamentare di proseguire l’iter e superare, una volta per tutte, la giustificazione delle baraccopoli e dello sfruttamento”.
Proroghe lavoro agile emergenziale
In fase di conversione in legge del Decreto Aiuti bis (decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115 convertito in legge 21 settembre 2022, n. 142 ) sono state inserite proroghe relative all’utilizzo emergenziale del lavoro agile, che descriviamo di seguito.
Proroga del lavoro agile per i lavoratori fragili e i genitori lavoratori con figli minori di anni 14
Dopo l’articolo 23 viene inserito l’art. 23-bis che, con il comma 2, va a prorogare il termine previsto dall’articolo 10, comma 2, del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, convertito in legge 19 maggio 2022, n. 52, con riferimento alla disposizione di cui al punto 2 dell’allegato B (si tratta dell’art. 90 commi 1 e 2 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito in legge 17 luglio 2020, n. 77) annesso al medesimo decreto-legge
Pertanto è prorogato dal 31 luglio 2022 al 31 dicembre il diritto a svolgere l’attività lavorativa in modalità di lavoro agile, anche in assenza degli accordi individuali, per:
- i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di anni 14, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore (fermo restando il rispetto degli obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n.81) a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione;
- i lavoratori pubblici e privati in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico- legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ivi inclusi “i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104”.
Si ricorda che Il DM Salute del 4 febbraio 2022 ha individuato le «patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità».
Proroga del lavoro agile senza accordo individuale nel settore privato
Dopo l’articolo 25 viene inserito l’art. 25-bis che va a prorogare, senza modifiche, la norma di cui all’articolo 10, comma 2-bis, del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, convertito in legge 19 maggio 2022, n. 52, che a sua volta prorogava le disposizioni dell’articolo 90, commi 3 e 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito in legge 17 luglio 2020, n. 77, in materia di lavoro agile per i lavoratori del settore privato
Pertanto è prorogata dal 31 agosto 2022 al 31 dicembre 2022 la possibilità per i datori di lavoro privati di collocare il lavoratore in lavoro agile anche in assenza di accordo individuale.
Appello/Manifesto unitario sui temi delle tutele della Salute e Sicurezza sul Lavoro, nel silenzio della campagna elettorale
Dall’inizio del 2022 sono quasi 600 i morti sul lavoro, una media di 3 al giorno.
Più di 400.000 le denunce di infortuni e una crescita di più del 7% per le denunce di malattie professionali.
Lo scorso anno le ispezioni nelle aziende hanno evidenziato irregolarità per il 69% delle aziende controllate.
Per salute e sicurezza sul lavoro si arriva al 77% di irregolarità.
E questo con una quantità di organi di controllo e vigilanza ridicola per 1.600.000 imprese.
Non sono numeri! Sono persone!
LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO NON E’ ARGOMENTO DI INTERESSE PER LA CAMPAGNA ELETTORALE, EPPURE, RIGUARDA LA VITA DELLE PERSONE, LA LORO DIGNITA’, I DIRITTI FONDAMENTALI.
Non possiamo accettarlo:
- Tutti i finanziamenti alle imprese, che aumentano per l’attuazione del PNRR, devono essere condizionati ad investimenti in salute e sicurezza sul lavoro.
- Deve essere previsto e preteso che le IMPRESE DI OGNI SETTORE seguano CRITERI DI QUALIFICAZIONE (anche attraverso il modello della patente a punti) e che siano applicati SOLO i contratti collettivi di lavoro stipulati da Associazioni Sindacali comparativamente più rappresentative, soprattutto quando si parla di APPALTI pubblici, PENA L’ESCLUSIONE DAI BANDI STESSI.
- Chiediamo FORMAZIONE e ADDESTRAMENTO per tutte le lavoratrici ed i lavoratori, per tutti i tipi di contratto, all’inizio dell’attività lavorativa, prima di adibire alla mansione. Vogliamo la FORMAZIONE per i DATORI DI LAVORO quale requisito per l’avvio o l’esercizio dell’attività d’impresa.
- E’ ESSENZIALE il RAFFORZAMENTO DEI CONTROLLI da parte del “SISTEMA VIGILANZA” – INL, ASL, INAIL, INPS NELLE AZIENDE in termini di qualità, quantità e frequenza, e la realizzazione TRA QUESTI ISTITUTI di un COORDINAMENTO, di un CONFRONTO e di COLLABORAZIONE CONCRETA E PERMANENTE CHE COINVOLGA ANCHE LE PARTI SOCIALI.
- Vogliamo la GARANZIA, anche attraverso l’AZIONE ISPETTIVA, dell’adozione della contrattazione collettiva maggiormente rappresentativa a tutti i livelli: nazionale, territoriale e aziendale affinché siano ESTESE in MODO CERTO a tutti i lavoratori e le lavoratrici le tutele in tema di SALUTE E SICUREZZA.
- I lavoratori e le lavoratrici di oggi fanno i conti con un lavoro che cambia, con innovazioni tecnologiche e digitali, cambiamenti climatici, precarizzazione del lavoro, invecchiamento della forza lavoro. Chiediamo l’AVVIO DI TAVOLI DI CONFRONTO SU QUESTI TEMI, TRA MINISTERI COMPETENTI, PARTI SOCIALI E ISTITUTI ED ENTI DI RICERCA. Va portata avanti l’analisi delle cause infortunistiche, delle tecnopatie e per la ricerca sui rischi emergenti; vanno affrontati i temi delle violenze e delle molestie sul lavoro come indicato dalle norme di legge e dai contratti nazionali.
- Vogliamo che la MATERIA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO ENTRI NEI PROGRAMMI SCOLASTICI perché non sia solo una conoscenza di norme ma si concretizzi il rispetto del valore della vita umano.
CHIEDIAMO ALLE FORZE POLITICHE CHE SI PRESENTANO AL VOTO L’IMPEGNO PER FERMARE QUESTA STRAGE