BARI 25 GIUGNO 2016 – STOPO AL CAPORALATO
MANIFESTAZIONE NAZIONALE UNITARIA
Contro il lavoro irregolare, lo sfruttamento, il caporalato
A favore del rinnovo dei Contratti provinciali per i lavoratori agricoli
Oltre 10.000 braccianti saranno in piazza, oggi Sabato 25 giugno a Bari, per dire no al caporalato,
allo sfruttamento del lavoro in agricoltura e per il rinnovo dei contratti provinciali di lavoro. La
manifestazione nazionale vedrà unite le bandiere di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil e, vede la presenza
di una delegazione di lavoratori del Friuli VG, nel corteo che partirà da Piazza Massari fino a Piazza
Fiume, dove si svolgerà il comizio finale dei Segretari Generali delle tre Federazioni di categoria.
“Con questa grande mobilitazione – affermano Luigi Sbarra, Ivana Galli e Stefano Mantegazza –
intendiamo rilanciare le nostre proposte e chiedere a Governo e Parlamento di accelerare
l’approvazione del Ddl 2217 contro il caporalato. Il tempo degli annunci è finito: il governo
individui una corsia preferenziale per il provvedimento o con la nuova stagione di raccolta ci
troveremo presto a fare i conti con nuove vittime del lavoro nero. Per combattere questa ignobile
piaga sociale, servono, infatti, una stretta sul versante penale e maggiori ispezioni, ma anche
maggiore coinvolgimento attivo delle parti sociali per innalzare la qualità del lavoro agricolo”.
“Anche sui voucher – aggiungono i segretari generali di Fai, Flai e Uila – chiediamo al governo di
ripensare le sue scelte. Gli ultimi dati sull’occupazione mostrano, infatti, che l’unico segmento in
crescita esponenziale è proprio quello relativo a questo strumento, utilizzato sempre più per
aggirare i contratti di lavoro anziché per far emergere quello irregolare. Purtroppo, anche le ultime
proposte del governo, al contrario di quanto annunciato e riportato dai media, accresceranno gli
abusi nel settore agricolo, anziché ridurli. Per questo chiediamo al governo di cambiare rotta”.
“Infine – concludono Sbarra della FAI CISL, Galli FLAI-CGIL e Mantegazza UILA-UIL – La
manifestazione nazionale ha anche la finalità d’incalzare le associazioni datoriali a chiudere, presto
e bene, i negoziati sui Contratti provinciali del lavoro, scaduti il 31.12.2015. Sono oltre un milione i
lavoratori che attendono questi rinnovi e non vi è più alcuna giustificazione agli attuali ritardi”.
Nella nostra regione i lavoratori dipendenti occupati in agricoltura a tempo indeterminato sono
sostanzialmente costanti con circa 2.500 dipendenti sull’intera regione FVG.
In leggero aumento invece gli occupati a tempo determinato rispetto allo scorso anno di circa il
3%, questi i dati per provincia
– Gorizia, n. 1.831 per 84.610 giorni di lavoro;
– Pordenone, n. 4.340 per 357.690 giorni di lavoro
– Udine, n. 4.677 per 358.082 giorni di lavoro
– Trieste, n. 214 per 14.435 giorni di lavoro
La particolarità del lavoro agricolo è la stagionalità e le fasi lavorative, questo il motivo di
un’occupazione a maggioranza con contratto a tempo determinato.
Claudia Sacilotto – Segretaria regionale FAI CISL FVG