Aumenta la preoccupazione tra i 220 dipendenti del Consorzio Agrario FVG
Segretari regionali di FAI CISL e FLAI CGIL ed i Rappresentanti sindacali ritengono costruttivo l’approdo “della partita” attinente al Consorzio Agrario del Friuli Venezia Giulia in un’Aula istituzionale. Precisamente all’interno della II Commissione regionale e che vi abbia partecipato anche l’Assessore regionale all’agricoltura Stefano Zannier.
In questa Sede, i vertici consortili del FVG hanno esposto quanto già evidenziato alle Strutture Sindacali nell’incontro tenutosi con il Consorzio Agrario a Basiliano il 20 ottobre us.
“Riunione dove è stato ribadito la necessità di avere – commentano i Segretari regionali di FAI Cisl e FLAI Cgil Claudia Sacilotto e Alessandro Zanotto – i necessari elementi di garanzia occupazionale per i 220 lavoratori e contemporaneamente tutte le indispensabili traiettorie sul futuro organizzativo e professionale delle persone assunte in consorzio.
Senza sosta: su questi caposaldi sindacali continueremo a batterci!!
Nella stessa occasione di confronto abbiamo chiesto di conoscere il Piano Industriale che tanto si parla in queste settimane e ribadito l’importanza del mantenimento dell’autonomia gestionale dell’agricoltura regionale.”
Continuano Sacilotto e Zanotto: “è evidente la percezione che il mondo agricolo regionale sia spaccato su questa operazione “di aggregazione” e l’accelerata impressa in questi ultimi giorni per coinvolgere anche il nostro territorio al Progetto nazionale non aiuta di certo ad attenuare le tensioni che si diffondono tra le lavoratrici e i lavoratori del Consorzio Agrario che temono per il loro futuro.”
Il non potersi incontrare in assemblea sindacale, per le previste attuali norme di sicurezza, amplificano le angosce del momento.
Ma i Segretari regionali di FAI CISL e FLAI CGIL Sacilotto e Zanotto rassicurano i lavoratori, che in questa che oramai è diventata quasi una competizione tra una visione centralista dello sviluppo agricolo e quella locale, sono dapprincipio in prima linea per pretendere e chiedere, come previsto da Contratto Nazionale, relazioni industriali efficaci, diritti ad informazioni descrittive, chiarezza e trasparenza non solo sulle Linee Generali del Piano ma anche sulle realistiche ricadute del progetto sul territorio, condizioni queste capaci di assicurare garanzie occupazionali e professionali ai dipendenti del Consorzio ma anche dedite ad allargare una visione completa del settore nell’interesse di tutti i lavoratori e le lavoratrici delle aziende che vi gravitano intorno.
“Per questo – concludono Claudia Sacilotto e Alessandro Zanotto –è necessario che il mondo agricolo abbia la capacità di avviare un confronto d’insieme, attento e costruttivo, che risponda effettivamente alle vere esigenze, la cui gestione se allontanata dal territorio non abbia altre logiche.”