LAVORO, FAI-CISL PRIMO SINDACATO NELLO STABILIMENTO PARMALAT DI CAMPOFORMIDO
Udine, 21 novembre 2022 – La Fai-Cisl diventa prima rappresentanza sindacale nello stabilimento Parmalat di Campoformido, in provincia di Udine, dove le elezioni per le Rsu hanno visto la Federazione agroalimentare della Cisl attestarsi al primo posto con oltre il 60% delle preferenze e l’elezione di 2 delegati.
Grande soddisfazione viene espressa dal Segretario generale della Fai-Cisl Friuli Venezia Giulia, Stefano Gobbo:
“Il risultato raggiunto – afferma – premia il lavoro della Fai e la sua capacità di tutelare i lavoratori e le lavoratrici in uno stabilimento molto importante sia per il nostro territorio che a livello nazionale, si tratta di una vittoria che impegna i delegati eletti e la nostra organizzazione a una presenza ancora maggiore a tutela del lavoro e delle persone di questa rinomata realtà produttiva”. “La crescita che abbiamo avuto nello stabilimento, dove nel 2019 avevamo ricevuto il 38% delle preferenze – aggiunge Gobbo – è un segnale chiaro di apprezzamento verso il nostro impegno quotidiano; inoltre, l’alta affluenza registrata è anche segno della volontà di partecipazione dei dipendenti, che è poi uno dei nostri principi fondativi. Un riconoscimento da parte mia e della Federazione regionale va a tutti i componenti della lista Fai-Cisl per l’impegno profuso, e grazie a tutti i dipendenti che hanno espresso, con il proprio voto, la fiducia nel nostro sindacato”.
Lo stabilimento Parmalat di Campoformido occupa attualmente 137 persone; ha mantenuto il marchio storico di Latterie Friulane per le produzioni di latte, yogurt, burro, panna, inoltre produce mozzarella, è il primo produttore regionale di Montasio, e possiede una certificazione completa per il biologico, legata all’uso della filiera locale per la trasformazione del latte.
Un commento positivo sulle elezioni giunge anche dal Segretario Generale della Fai-Cisl nazionale, Onofrio Rota: “Ottenere consensi è importante perché vuol dire raccogliere il frutto di un lavoro di rappresentanza costante e leale, fondato sul confronto e sulle competenze, ma è anche un ulteriore carico di responsabilità che i nostri delegati sono orgogliosi di esercitare con passione e coinvolgimento: congratulazioni e buon lavoro a tutti loro e agli attivisti. Nonostante le difficoltà indotte dalla pandemia e dalla crisi internazionale – conclude il sindacalista – il settore lattiero caseario e tutto il settore agroalimentare continuano ad affermarsi come driver di crescita del made in Italy e come asset strategici per la sicurezza alimentare, per cui esercitare la rappresentanza nelle fabbriche ci consente di far riconoscere il dovuto valore e protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori”.