ENNESIMA BEFFA sui PROSCIUTTIFICI di SAN DORLIGO della Valle e SAN DANIELE del Friuli
A poche settimane dalla comunicazione della Queen’s di cessazione dell’attività produttiva nel sito Triestino di San Dorligo della Valle, arriva l’ennesima beffa da parte del gruppo Rigamonti, che ha comunicato la propria decisione, unilaterale, di recedere anticipatamente dalla collaborazione commerciale avviata con la stessa Queen’s nel mese di gennaio 2022.
La collaborazione, che avrebbe dovuto concludersi al 30 settembre 2022, comunicazione inviata peraltro alla direzione aziendale della Queen’s ma non comunicata alle RSU Aziendali e alle Organizzazioni Sindacali è stata anticipata al 31 luglio, accelerando così, quasi certamente, la cessazione delle produzioni di oltre 2 mesi.
Questa repentina e non condivisa decisione, non potrà che tramutarsi per i 49 lavoratori rimasti sui 72 iniziali a San Dorligo nella collocazione in Cassa Integrazione a Zero Ore, in attesa della chiusura definitiva del sito prevista per i primi i giorni di ottobre.
Questa non possiamo che considerarla come un ulteriore beffa nei confronti dei lavoratori, sottolinea Marco Savi della FAI Cisl FVG, già duramente provati dalla comunicazione di chiusura dello stabilimento e che ora si vedranno mancare anche un ulteriore sostentamento economico, in un territorio come quello Triestino già duramente provato da altre crisi industriali e che offre davvero poche opportunità di ricollocazione.
Come FAI Cisl FVG, continua Savi, abbiamo richiesto un incontro urgente alla Direzione del gruppo Rigamonti e Queen’s, in quanto la stessa collaborazione commerciale che riguarda anche lo stabilimento Friulano di San Daniele del Friuli della Queen’s ex prosciuttificio King’s, verrà a cessare in stessa data.
Non abbiamo chiarezza prosegue Savi sul distacco degli undici lavoratori oggi presenti nel sito friulano della Principe, che sono in attesa di rientrare nel proprio stabilimento Queen’s a conclusione dei lavori di manutenzione, ed ai quali, inoltre, sarebbe stato proposto dai vertici della Principe una non meglio specificata assunzione alle proprie dipendenze.
Più che mai in questo momento, conclude Savi, occorre fare chiarezza sul percorso che le due realtà vogliono affrontare attraverso, in primis, una maggiore trasparenza di comunicazione. Ci aspettiamo infatti immediata risposta alla nostra richiesta di incontro, non possiamo infatti permetterci di perdere tipicità e marchi storici del nostro territorio, e professionalità delle maestranze con decisioni repentine e che non valorizzano la qualità delle nostre produzioni.