CCNL INDUSTRIA ALIMENTARE: Comunicato stampa unitario
L’Attivo unitario regionale dei delegati del settore tenutosi il 21 settembre 2020 ha deciso le modalità di attuazione delle QUATTRO ORE DI SCIOPERO indette dalle Segreterie nazionali di FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL, causa la mancata adesione di 10 Associazioni al rinnovo del CCNL dell’industria alimentare scaduto il 30 novembre 2019.
Nelle fabbriche del settore della nostra regione – riportano i Segretari regionali di FAI Cisl, FLAI Cgil e UILA Uil- lo SCIOPERO sarà articolato a livello di sito: 2 ore di fermata venerdì 9 ottobre e 2 ore lunedì 12 ottobre.
Permane naturalmente il blocco degli straordinari e delle flessibilità in tutte le aziende non aderenti al rinnovo del 31 luglio 2020.
Sul terreno della protesta – continuano i sindacalisti – c’è appunto il rinnovo del Contratto Nazionale dell’industria alimentare che interessa 400.000 lavoratori in Italia e circa 8.200 in Friuli Venezia Giulia.
A distanza di circa un anno dalla presentazione della piattaforma e dopo mesi di trattative rese ancor più difficoltose dall’emergenza Covid, il 31 luglio si è arrivati alla firma dell’ipotesi di accordo con tre associazioni: Assobirra, Ancit ed Unionfood.
Nella nostra regione le aziende più importanti che aderiscono a queste Associazioni datoriali sono: Birra Castello, Parmalat, Roncadin, Agricola Tre Valli, Leoncini, Venchiaredo Granarolo, Consorzio Tutela del Montasio, Witor’s, Barilla, Illy Caffè, La Giulia.
Non hanno invece sottoscritto l’ipotesi di accordo le altre 10 Associazioni datoriali; per citarne alcune importanti: Assocarni (macelli), Assica (salumifici), Assobibite (Coca- Cola), Anicav (conserve vegetali) e Federvini.
L’intesa raggiunta il 31 luglio 2020, prevede aumenti salariali che identificano anche le professionalità degli addetti, il riconoscimento della comunità di sito (anche per chi opera in azienda ma con un altro datore di lavoro), lotta alla discriminazione e ai contratti pirata negli appalti, tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, diritto al lavoro agile e alla formazione professionale.
I Segretari regionali di FAI Cisl, FLAI Cgil e UILA Uil ritengono che le aziende aderenti al Contratto Nazionale di Lavoro abbiano deciso con grande senso di responsabilità di tutelare i loro lavoratori e di firmare l’intesa che di fatto riconosce anche il lavoro svolto da tutti durante il lockdown.
Troppo velocemente le altre Associazioni datoriali invece si sono scordate la dedizione di tutte le lavoratrici e i lavoratori che durante l’emergenza sanitaria hanno continuato a fare il loro lavoro con costanza e professionalità, consentendo al nostro Paese di superare l’ondata di emergenza senza che negli scaffali dei supermercati siano mai mancati i beni di prima necessità.
Concludono, affermando i Segretari regionali di FAI, FLAI e UILA, che la contrattazione è la ricerca della mediazione tra gli interessi del lavoro e quelli delle imprese che non sono contrapposti ma che bisogna riconoscere che esistono tutti e due.
Per tutto questo le Lavoratrici e i Lavoratori dell’industria alimentare hanno diritto al rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro.
Un Contratto Nazionale di Lavoro UNICO! Un Contratto Nazionale di Lavoro che vale per tutti!