Assemblea organizzativa FAI CISL Friuli Venezia Giulia
COMUNICATO STAMPA
Tutti gli intervenuti hanno riconosciuto esaustiva la relazione, che ha toccato tutti i temi posti
all’attenzione di questa Conferenza Organizzativa Programmatica, sottolineando che il Sindacato ha un
grande futuro se ri-parte dal lavoro e rilancia il suo ruolo contrattuale: dalla contrattazione nei luoghi di
lavoro a quella dei territori.
La Cisl, ha continuato la Segretaria, è sempre stato ed è un sindacato di persone, un sindacato di
prossimità ed è pronto ad esserlo ancor di più anche per rispondere alle esigenze di flessibilità delle
imprese e di conciliazione dei lavoratori, del costo del lavoro e della redditività. Si chiede in cambio alle
imprese investimenti per le innovazioni di prodotto e di processo e dove attraverso una attività
concertativa rilanci il ruolo partecipativo dei lavoratori attraverso il loro coinvolgimento nei processi
produttivi nell’etica della responsabilità di ogni persona nel lavoro.
La Segretaria ha illustrato gli ultimi dati relativi all’imprenditoria e all’occupazione del comparto
agroalimentare del FVG rilevando che servono produzioni di qualità in una logica di filiera, ed aggregazioni
per penetrare i mercati anche esteri; altresì un’etichettatura che certifichi la filiera e l’origine dei prodotti.
Ha infine ricordato che la Fai è stata favorevole alla regionalizzazione della Cisl del FVG attraverso le
aggregazione delle Ust territoriali nella nuova USR regionalizzata ribadendo che nei territori ora, UST Unioni
sindacali territoriali, devono trovare luogo processi di democrazia interna attraverso l’Assemblea degli
iscritti e il Consiglio dei delegati e che il responsabile territoriale da essi eletto deve far parte della
segreteria regionale dell’USR come del Comitato Esecutivo regionale il segretario organizzativo eletto.
Ha concluso la relazione ricordando che si deve riprendere il percorso di fusione con la Filca ma con
una visione non di pura aggregazione ma con la volontà di creare una nuova Federazione che si occuperà
dei lavoratori che operano nella gestione del territorio nella sua complessità. Altresì la necessità che già alla
Conferenza Organizzativa della Fai nazionale si incominci a preparare, assieme agli altri segretari regionali,
in un contesto di dialogo, sincerità, franchezza e trasparenza il Congresso elettivo del prossimo anno per
ricostituire gli organi nazionali della FAI e ridarle il ruolo che gli compete all’interno della Cisl.
Giovanni Fania ha affrontato esplicitamente la nuova riorganizzazione della Cisl regionale
rimarcando il metodo democratico e partecipativo con cui arrivare ed il fatto che è già stato tenuto conto
dei contributi presentati. Il documento vuol indicare proprio questa esplicita volontà: una struttura politicosindacale
centrale legata al principale interlocutore istituzionale regionale e 4 strutture territoriali, UZT,
capaci di valutare la qualità del tessuto territoriale, interagendo con i principali attori del territorio, e non
come pura articolazione organizzativa dell’USR, sede di servizi.
Luigi Sbarra, concludendo i lavori ha ribadito i temi centrali della Conferenza ricordando che di
fronte alle trasformazioni che investono la società, l’economia, gli assetti istituzionali, il lavoro, la sua
dignità e qualità, la Cisl deve migliorare e potenziare la sua architettura attraverso un nuovo e maggiore
radicamento sul territorio, l’allargamento e l’aggiornamento della rappresentanza, l’innovazione
organizzativa, il rinnovamento generazionale, la trasparenza, la formazione la rappresentanza, la
contrattazione, la bilateralità e la valorizzazione dei giovani.