Rottura del tavolo di trattiva per il rinnovo del CCNL Cooperazione agricola
Proclamato lo stato di agitazione: blocco delle flessibilità, degli straordinari, delle festività, delle domeniche e patrono, sciopero il 1° luglio per l’intera giornata
A cinque mesi dall’apertura del negoziato tra Fai-Flai-Uila e Agci-Agrital, Fedagripesca-Confcooperative e Legacoop-Agroalimentare, si sono interrotte il 13 giugno 2024, durante la riunione plenaria, le trattative per il rinnovo del CCNL per i lavoratori dipendenti delle Cooperative e Consorzi agricoli, scaduto il 31 dicembre scorso.
Ne danno notizia le segreterie nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil che giudicano assolutamente insoddisfacenti le risposte delle controparti rispetto alle rivendicazioni sindacali, soprattutto sul versante salariale.
I sindacati hanno ribadito la centralità dell’aumento economico in questo rinnovo, evidenziando che la richiesta, contenuta nella piattaforma sindacale, ha l’obiettivo di salvaguardare la crescita dei salari per il prossimo quadriennio, recuperando anche la perdita del potere di acquisto delle retribuzioni fortemente eroso dalla fiammata inflattiva degli ultimi anni.
“In Friuli Venezia Giulia, sottolineano le segreterie regionali di Fai Flai e Uila, sono presenti importanti realtà produttive a segnale di quanto il mondo Cooperativistico sia rilevante anche in Friuli Venezia Giulia, dalla produzione di vini, di frutta e verdura, di cerali, di farinacei e molto altro e che grazie alla professionalità delle maestranze occupate permette produzioni di assoluta eccellenza. E’ pertanto fondamentale anche per la nostra Regione restituire dignità e valore alla competenza e all’impegno di migliaia di lavoratrici e lavoratori essenziali per la produzione del nostro Made in Italy. Auspichiamo che questo grido di rabbia e protesta consenta la ripresa del confronto su basi più costruttive”.
La delegazione trattante di Fai-Flai-Uila ha già definito le iniziative di mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, con il blocco degli straordinari e di tutte le flessibilità a partire da lunedì 17 giugno, assemblee in tutti i siti produttivi e la proclamazione di una giornata di sciopero nazionale il prossimo 1° luglio che sarà articolata a livello territoriale.