LAVORO, ROTA FAI CISL: “IL 30% DEGLI INCIDENTI MORTALI SUL LAVORO, SI VERIFICANO IN AGRICOLTURA. NECESSARIE MAGGIORI RISORSE SU FORMAZIONE E SICUREZZA, CHE NON SONO COSTO MA INVESTIMENTO.”
ROMA, 30 GIUGNO 2021 – “Tre incidenti mortali sul lavoro, in soli quattro giorni. Un bilancio davvero troppo pesante, una strage che continua a mietere vittime soprattutto nel settore agroalimentare. Nell’esprimere il cordoglio della nostra Federazione alle famiglie dei tre lavoratori che hanno perso la vita in Toscana ed Emilia Romagna, ribadiamo con forza la necessità di potenziare la formazione e la sicurezza con risorse che non sono un costo ma un investimento.”
Così Onofrio Rota, Segretario Generale della Fai Cisl, commenta la morte di tre lavoratori, due nella zona di Greve in Chianti in provincia di Firenze, dove sabato ha perso la vita un 59enne e ieri un ragazzo di soli 24 anni, entrambi travolti da un trattore mentre lavoravano in campagna, mentre oggi un terzo operaio, di 57 anni, è stato travolto da un sacco di mangime in un’azienda di Novellara, a Reggio Emilia.
Secondo i dati Inail, nei primi cinque mesi del 2021 si contano già 434 vittime sul lavoro, il 30% delle quali nel comparto agroalimentare. Le denunce di infortunio sono state 219.262 (+5,7% rispetto allo stesso periodo del 2020) .
“Vanno applicate tutte le norme di sicurezza e vanno garantite prevenzione e formazione per tutti i lavoratori – prosegue il sindacalista – Le risorse che arriveranno dal PNRR siano indirizzate anche per creare ambienti di lavoro più sicuri e maggiore consapevolezza dell’importanza della prevenzione. Al Governo chiediamo di rilanciare controlli e ispezioni, nominando quanto prima i vertici dell’Ispettorato del Lavoro e assumendo nuovi ispettori e medici del lavoro. Da parte nostra garantiremo relazioni sindacali partecipate e attenzione ai temi della sicurezza soprattutto nella contrattazione nazionale e decentrata. Non possiamo abbassare la guardia, questa è una battaglia di civiltà che si può vincere solo insieme.”