La Cisl contro i voucher «Così si perdono tutele»
La Fai Cisl dice no ai voucher in agricoltura. «Non siamo davanti alla panacea per l’occupazione – ha tuonato la numero uno regionale, Claudia Sacilotto –. Quel passaggio del Decreto dignità è per noi sbagliato oltre che fuorviante». Per la Fai Cisl la reintroduzione dei voucher equivale «all’eliminazione di tutele per migliaia di lavoratori occupati in agricoltura con contratti a termine», ha aggiunto Sacilotto. Infatti sono ben 14.564, secondo i dati dell’Inps, gli occupati in agricoltura della nostra regione assunti nel 2017 con contratto a tempo determinato o più comunemente definito “avventiziato agricolo”. Nel 2016 invece gli occupati erano 12.298. «Merita
rammentare – sono ancora le parole della segretaria regionale della Fai Cisl – che il contratto a termine agricolo non ha mai avuto vincoli rispetto al numero massimo di contratti a cui il lavoratore può essere soggetto, tanto che ci sono lavoratori che hanno iniziato e ultimato così la loro vita lavorativa, raggiungendo anche la pensione. Non ci sono vincoli di giorni di sospensione da rispettare tra un contratto e l’altro. Il voucher è tutt’altra cosa». Per la Cisl anche i contratti sono in grado di garantire la flessibilità indispensabile al settore agricolo. «Nella nostra regione il 90 per cento dei dipendenti occupati in agricoltura è interessato da questa tipologia di avventiziato», ha concluso Sacilotto.
“Larice carni”: I Dipendenti si autosospendono
Nel corso di un incontro all’Associazione piccole e medie imprese di Udine tra proprietà e rappresentanze sindacali è stato sottoscritto un accordo per una sospensione della prestazione lavorativa a decorrere dal 13 agosto che si protrarrà fino al 15 settembre. Scadeva il 10 agosto il termine entro il quale i 15 dipendenti dovevano smaltire ferie e permessi. Trascorsa tale scadenza l’azienda (messa in liquidazione dal 3 agosto) avrebbe dovuto far partire le lettere di licenziamento.
Per questo abbiamo sollecitato un incontro nel corso del quale abbiamo proposto all’azienda un’ipotesi di accordo a zero ore per i dipendenti, rinviando l’ipotesi dei licenziamenti.
Nel frattempo, cercheremo di coinvolgere tutti i soggetti interessati per evitare la perdita di posti di lavoro.
L’obiettivo a questo punto è trovare soluzioni alternative alla chiusura dell’attività.
Il tempo è una variabile decisiva per il futuro dei 15 lavoratori e delle loro famiglie: in ballo ci sono le sorti di una quindicina di lavoratori ai quali, al momento, non possono essere garantiti ammortizzatori sociali. Non solo, ma come ha segnalato il presidente dell’associazione allevatori del Friuli Venezia Giulia, il problema coinvolge tutti gli allevatori della Carnia: aziende che oggi si ritrovano senza un punto di riferimento.
Giorgio Spelat
FAI CISL Friuli Venezia Giulia
Incidente braccianti: Furlan (Cisl) e Rota (Fai Cisl) – Imprese ed istituzioni si assumano responsabilità in tema di trasporto lavoratori e sicurezza
Ufficio Stampa Cisl – 6 agosto – “Anche oggi braccianti morti e feriti per un incidente stradale in Puglia, questa volta a Ripalta. Cos’altro deve accadere perché il Governo intervenga contro il caporalato e dia ascolto alle nostre istanze su sicurezza e controlli?”.
Lo scrivono in una nota congiunta la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan ed il Segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, che aggiungono: “Abbiamo chiesto incontri e fatto proposte. La risposta è stata la retorica propaganda contro la legge 199 e poi l’ampliamento dell’utilizzo dei voucher, con una modalità che è un chiaro salvacondotto per il lavoro nero e la concorrenza sleale. Prima di agire bisognerebbe andare a vedere come funziona il lavoro agricolo ed in che condizioni vivono le tante persone coinvolte nelle grandi campagne di raccolta. Auspichiamo si faccia luce sull’accaduto al più presto ed esprimiamo il nostro profondo cordoglio per le famiglie dei lavoratori coinvolti. Ma deve essere chiaro che incidenti come questo, così come quello di ieri, potevano essere evitati se solo si fosse dato ascolto ai nostri allarmi ed ai nostri richiami su cabina di regia, rete del lavoro agricolo di qualità, trasporto dei lavoratori, gestione del mercato del lavoro agricolo. Tutti elementi sui quali esistono già sperimentazioni positive, a partire dalla stessa Puglia, ma che si fatica a far diventare sistema, come previsto dagli obiettivi della legge 199. Sulla sicurezza nel lavoro e sulla dignità delle persone non accetteremo strumentalizzazioni né demagogia, vogliamo che istituzioni ed imprese si assumano le proprie responsabilità e la smettano di chiudere un occhio nella speranza che non accadano altre sciagure”.
Rinnovato il Contratto regionale per i Dipendenti occupati nelle Cooperative agricole
Dopo 10 anni dall’ultimo rinnovo; 18 mesi dalla presentazione della piattaforma e 9 mesi di trattative – ieri 2 agosto – è stato rinnovato il Contratto integrativo regionale per i Dipendenti occupati nelle Cooperative agricole. A comunicarlo sono Claudia Sacilotto, Andrea Menegoz e Michela Marson della della FAI CISL regionale che con Saverio Scalera e Pier Paolo Guerra responsabili regionali rispettivamente di FLAI CGIL e UILA UIL hanno sottoscritto l’intesa con Confcooperative, Legacoop e Agci del Friuli Venezia Giulia.
Una trattativa tutta in salita soprattutto per la distanza intercorsa dall’ultimo rinnovo ma che ha prodotto, a detta dei sindacalisti, risultati soddisfacenti sia dal punto di vista economico che normativo.
Il rinnovo contrattuale ha valenza quadriennale: 1.7.2018-30.6.2022; l’aumento economico mensile varia dai 61€ per gli Impiegati inquadrati nel 1^ livello ai 21€ per gli Operai inquadrati nell’ultimo livello e sarà erogato in unica tranche, già a partire dal mese di luglio u.s..
Per il periodo di vacanza contrattuale è stata concordata un una-tantum di € 400 complessive da riproporzionare in base ai mesi lavorati e all’orario di lavoro per gli assunti a tempo indeterminato, mentre per i tempi determinato in base alle giornate lavorate; la stessa sarà erogata in due tranche di pari misura con le retribuzioni di settembre e novembre 2018.
Sono state adeguate le indennità mensili di: cassa da 26 a 28€, di trasporto da 15 a 20€, di alta professionalità da 41 a 50€ e l’indennità legata alle missioni.
Per quanto concerne la parte normativa sono state inserite due nuove tipologie di assunzioni a tempo determinato, con garanzia occupazionale:
1) superiore a 100 giorni di lavoro per l’esecuzione di più fasi lavorative;
2) pari o superiore a 180 giornate nell’arco dell’intera durata del contratto individuale.
In considerazione della forte stagionalità del settore, che si contraddistingue per il marcato utilizzo dei contratti a tempo determinato, viene meglio definito il diritto di precedenza nelle riassunzioni, tenendo conto della professionalità derivante dall’anzianità di servizio, dei carichi di famiglia e dell’anzianità in relazione alla data di prima assunzione.
E’ stata inoltre rivisitata ed aggiornata la classificazione e l’articolo sul lavoro ad alta professionalità; inserito il settore agrituristico, fattorie didattiche e sociali; l’alpeggio e l’agricoltura sociale – cooperative agricole sociale, al fine di sostenere l’inserimento sociale e lavorativo delle fasce di popolazioni svantaggiate.
Segreteria reg.le FAI CISL FVG |
Segreteria reg.le FLAI CGIL FVG |
Segreteria reg.le UILA UIL FVG |